Aprile 2017: il gelo colpisce le vigne

E' arrivato il gelo sulla Vendemmia 2017

Il mese di Aprile si è presentato con temperature alte sia diurne che notturne ma nelle notti dei giorni 20 e 21 di Aprile si è avuto un crollo delle temperature durante la notte che ha portato la temperatura minima al di sotto degli 0°C per alcune ore.

La stazione barometrica più vicina a San Gimignano ha rilevato le temperature minime sopra riportate ma le correnti gelide che hanno soffiato su alcune vigne hanno portato le temperature a valori inferiori a quelli rilevati.
Soprattutto il crollo delle temperature minime ha sconvolto gli equilibri delle piante che ormai avevano iniziato da tempo la fase vegetativa.

Sangiovese prima della gelata
Questo ha contribuito a generare un elevato stress nei germogli delle viti portando alla necrosi e quindi a seccarsi le parti apicali, dove già si stavano formando i grappoli fiorali, ma in alcuni casi la morte vegetativa ha coinvolto tutta la parte aerea

Sangiovese dopo la prima gelata
Queste basse temperature hanno colpito sia le viti più giovani che le viti in produzione seccando quindi i tralci che avrebbero dovuto produrre uva per la prossima vendemmia. 
Abbiamo cercato di salvare il salvabile con un trattamento naturale per ridurre lo stress della vite cercando di ripristinare il passaggio della linfa nelle foglie e sui tralci non completamente seccati dal gelo, incrementandone l'elasticità e la vigoria.

Quando questo trattamento non ha prodotto risultati  a causa della necrosi avanzata,  si dovrà ricorrere alla rimozione delle parti secche, in pratica una nuova operazione di potatura che riporterà indietro le viti di circa un mese.
L'operazione è iniziata sulle viti più giovani, che erano state già cannibalizzate da cervi e caprioli, e proseguirà sulle viti in piena produzione, sperando in questo modo di poter sfruttare i nuovi sviluppi delle gemme dormienti e gemme di controcchio per ridurre la perdita di produzione dal 100% attuale ad una percentuale minore.

Questo evento calamitoso ha colpito tutta l'Italia viticola, dal Barolo al Montepulciano, dal Chianti alla Valpolicella, alla Franciacorta etc.

Una cosa è certa la produzione 2017 di grandi vini sarà sicuramente molto ridotta e molto più onerosa per i produttori.

Il vino buono della prossima vendemmia sarà quindi più costoso.

Unico consiglio che possiamo dare ai consumatori è di approfittare degli attuali prezzi ridotti del vino, che sono destinati inevitabilmente ad aumentare.

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